Meno male che Legnani c'è.

Letto l’articolo di oggi, 19 Ottobre 2013, del Corriere di Como? Letto bene?

Bene.

Con la presente voglio sottolineare alcuni passaggi dell’intervista a Legnani, capogruppo del PD:

1) Il calo di affari dei commercianti secondo Legnani non è reale, è presunto.

Se ne evince il fatto che il PD e Legnani non credono ai commercianti.

2) Il calo presunto sarebbe imputabile solo parzialmente alla nuova zona a traffico limitato.

Bene. Legnani ha ammesso che la nuova ZTL è nociva per i commercianti.

3) Legnani condivide e sottoscrive il provvedimento ZTL ma prima di trarre giudizi complessivi ricorda che l’intero piano vivrà una una fase sperimentale  che sarà correggibile.

Delle due l’una: o il piano ti piace oppure non ti piace. Capaci tutti di fare un piano in fretta e furia e poi correggerlo quando il vaso è rotto. E i cocci chi li paga?

4) Legnani dice che, fatta eccezione per le giornate di punta, Piazza Roma non serve a un granché.

Anche gli argini dei fiumi in periodo di siccità non servono a un granché. Legnani condividi?

5) Il referendum secondo Legnani è uno strumento al quale ricorrere solo in casi di estrema necessità e per temi importanti.

Mi piacerebbe vedere Legnani minacciato nella sua stabilità economica per capire quanto riterrebbe quel tema importante.

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Detto questo mi preme far notare perché il titolo di questo post è: “Meno male che Legnani c’è”. Sono felice che Legnani sia il capogruppo del PD perché lo rappresenta davvero e semplifica ai meno attenti la comprensione della superficialità con la quale il PD stia governando la città di Como mostrando fin da oggi le ragioni per le quali al termine di questo mandato il PD tornerà all’opposizione.

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Capogruppo sono con te,

meno male che Legnani c’è…

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