In data 12 gennaio 2022, per smascherare i rappresentanti comaschi dei partiti nazionali che fingevano di non volere l’ampliamento del forno inceneritore di Como (che i loro capi milanesi VOGLIONO – e infatti hanno già comprato il terreno dove realizzarlo), ho depositato la mozione qui sotto:
Quando la mozione è arrivata in discussione, il 24 gennaio 2022, i partiti (conigli – in quanto non hanno il coraggio di dire le cose come stanno ai comaschi) decisero di non discuterla approvando la richiesta di sospensiva proposta da Mario Gorla (presidente della commissione farlocca istituita per prendere/perdere tempo).
Come vedremo tra poco l’attendere il termine dei lavori della “Commissione Speciale sul forno inceneritore” era solo una scusa.
La mozione Rapinese contro il forno però, mentre la commissione comunale comasca cincischiava, era diventata virale e i Comuni adiacenti, Casnate con Bernate e Grandate, si espressero nella medesima direzione.
La terza linea del forno inceneritore, mentre la commissione comunale comasca cincischiava, era diventata il tema dei temi ed ai partiti iniziava a mancare la terra sotto i piedi.
Il 3 febbraio 2022, per arginare Rapinese e camuffare le loro reali intenzioni, i partiti, contraddicendo se stessi che solo pochi giorni prima, il 24 gennaio 2022, avevano dichiarato che non era il caso di esprimersi circa il futuro del forno mentre la commissione stava lavorando, per il tramite di Enrico Cenetiempo di Forza Italia, proprio mentre ancora la commissione stava lavorando, depositavano una mozione che, per regolamento, sarebbe dovuta essere discussa e votata contemporaneamente a quella di Rapinese.
Il fine dei partiti era chiaro fin da subito:
- Simulare contrarietà al forno proponendo un documento sibillino che ingannasse i cittadini accontentando i capi milanesi;
- Bocciare la mozione Rapinese che avrebbe pregiudicato irrimediabilmente l’ingrandimento del forno;
Qui sotto trovate la mozione sibillina dei partiti (mozione Cenetiempo).
Notate bene il passaggio (alla fine) che trovate nel deliberato della mozione Cenetiempo: “IN ATTESA (AT-TE-SA) DI EVENTUALI (???) ULTERIORI STUDI E VALUTAZIONI TECNICHE E PROGRAMMATICHE, il consiglio comunale esprime parere negativo alla terza linea del termovalorizzatore per il trattamento dei fanghi a Como”:
Lunedì sera scorso, 21 febbraio 2022, si sono discusse e votate le due mozioni: quella Rapinese e quella Cenetiempo.
L’esito è stato quello che avevo previsto: bocciata la mozione Rapinese (che diceva NO al forno senza se e senza ma) e approvata la mozione Cenetiempo (mozione in AT-TE-SA di altri documenti che “sistemeranno” le cose).
Qui di seguito l’esito della votazione della Mozione Rapinese (quella che avrebbe sbarrato per sempre la possibilità di costruire la terza linea del forno inceneritore a Como):
ESITO VOTAZIONE
7 favorevoli (RAPINESE SINDACO – GRUPPO MISTO – 5 STELLE – CIVITAS) – 9 contrari (FORZA ITALIA – FRATELLI D’ITALIA) – 9 astenuti – (LISTA INSIEME LANDRISCINA SINDACO – LEGA)
TOTALE VOTANTI: 25 consiglieri – MOZIONE RESPINTA
SI NOTI BENE CHE PD E SVOLTA CIVICA QUANDO SI DOVEVA VOTARE IL NO DEFINITIVO AL FORNO HANNO SPENTO I COMPUTER E SI SONO DATI PER ASSENTI.
SI NOTI BENE CHE SOLO FORZA ITALIA E FRATELLI D’ITALIA HANNO VOTATO CONTRO LA MOZIONE RAPINESE.
SI NOTI BENE CHE SE PD E SVOLTA CIVICA FOSSERO STATI PRESENTI ED AVESSERO VOTATO LA MOZIONE RAPINESE IL DISCORSO SUL FORNO INCENERITORE SAREBBE STATO CHIUSO PER SEMPRE.
Qui sotto l’esito della mozione Cenetiempo (quella che lascia aperta la strada alla costruzione del forno):
ESITO VOTAZIONE
17 favorevoli (PD – SVOLTA CIVICA – FORZA ITALIA – LEGA – FRATELLI D’ITALIA – 5 STELLE – CIVITAS) – 2 contrari (RAPINESE SINDACO) – 12 astenuti – (GRUPPO MISTO – LISTA INSIEME LANDRISCINA SINDACO – LEGA)
TOTALE VOTANTI: 31 consiglieri – MOZIONE APPROVATA
SI NOTI BENE CHE PD E SVOLTA CIVICA QUANDO SI DOVEVA VOTARE LA MOZIONE CHE LASCIAVA APERTA LA POSIBILITÀ DI COSTRUZIONE DEL FORNO ERANO CONNESSI ED HANNO PURE VOTATO A FAVORE.
Ora un commento all’esito delle votazioni delle mozioni:
A parte le anomalie dei 5 stelle e della lista Civitas (che hanno votato favorevolmente ad entrambe le mozioni perché entrambe dicevano NO al forno, anche se quella dei partiti era palesemente un cavallo di Troia) e del GRUPPO MISTO (che ha sostenuto la mozione Rapinese e poi si è inspiegabilmente astenuto sulla mozione sibillina di Cenetiempo) circa le votazioni noterete che il numero dei votanti è variato considerevolmente: mentre la mozione Cenetiempo è stata votata da 30 consiglieri più il sindaco (31 voti), la seconda è stata votata solamente da 24 consiglieri più il sindaco (25 voti).
Ha dell’incredibile che, mentre tutti i presenti hanno almeno assunto delle posizioni, assumendosi le responsabilità del caso, alcune a mio giudizio biasimevoli, Svolta Civica e PD, che alle prossime elezioni faranno riferimento, insieme ai VERDI, al candidato sindaco Barbara Minghetti, sulla mozione Rapinese sono spariti. DOVE SONO ANDATI PD e SVOLTA CIVICA? COSA AVEVANO DA FARE DI COSÌ URGENTE? ERANO FORSE TUTTI NELLA DOCCIA DI TRAGLIO?
Già.
Si noti che SE i consiglieri comunali Barbara Minghetti, Vittorio Nessi, Maurizio Traglio, Gabriele Guarisco, Patrizia Lissi e Stefano Fanetti (PD + SVOLTA CIVICA) al momento della votazione della mozione Rapinese non avessero spento il computer E AVESSERO VOTATO FAVOREVOLMENTE, il discorso circa il forno inceneritore sarebbe concluso e la città avrebbe potuto finalmente tirare un sospiro di sollievo.
Prima di concludere date un’occhiata alla foto qui sotto:
Barbara Minghetti ed il PD hanno un coraggio barbaro: quando in consiglio comunale si poteva dire il definitivo NO alla realizzazione della terza linea del forno inceneritore hanno spento il computer ma poi te li trovi in giro per la città millantando battaglie contrarie a quelle combattute (in verità infatti hanno fatto il diavolo a quattro per consentire che l’iter del forno non venisse interrotto – così come il CdA di ACSM AGAM AMBIENTE, a governo PD, desiderava – in accordo con Forza Italia e Fratelli d’Italia).
Concludo: ciò che profetizzavo è avvenuto: i partiti, con un accordo bipartisan, hanno raggiunto l’obiettivo desiderato: bocciare la mozione Rapinese e lasciare una porta aperta all’ampliamento del forno inceneritore.
Esattamente come i loro capi milanesi volevano. Capi che, come già detto, hanno già comprato il terreno dove realizzare la terza linea del forno inceneritore.
Tra poco si vota. Iniziate a preparare la tessera elettorale. Solo quella potrà mandare DAVVERO in fumo il progetto di far diventare Como capitale lombarda dello smaltimento rifiuti.
Qui sotto il video del mio intervento durante il consiglio comunale.
Buona visione.
Speriamo che sia la volta buona ! Forza Rapi
Alessandro, aiutaci tu!
ale,
resisti fin che puoi ma,
me la vedo brutta disse la marchesa camminando sugli specchi!
AFORISMA: fintanto non inventeranno corsi di saggezza e vaccini contro l’umana stupidità ,le cose andranno cosi!.
p.s impossibile il vaccino ,viste sopratutto le quantità necessarie
auguri.
ciao.giorgio
Abbiamo dei consiglieri faccioni. Fuori dai coglioni. E fa pure rima.😁
Como è già al degrado di suo, questa ideona della terza linea dell’inceneritore è davvero un abominio. Rifiuti=soldi loschi. Vendere la salute dei comaschi, fingendo di fare la cosa giusta, in attesa di spartirsi seggiole e potere ,è vergognoso. Senza coscienza, senza amore per la nostra citta’ e per le prossime generazioni. Forza Rapinese !
Provi a chiedere all’Ospedale S.Anna, le percentuali dei tumori alla gola nei comuni di Casnate con Bernate, Grandate, Frazione Albate
Vi abbiamo visti oggi al gazebo, carichi a molla, rivolti verso i passanti, Alessandro al centro.
Continuate così, facce e mani pulite, niente da nascondere , solo da offrire . Poi abbiamo visto il gazebo a P.Torre, confabulavano a coppie e nessuno cercava neanche lo sguardo dei passanti… speriamo che stavolta la città si svegli! Abbiamo bisogno della voglia di FARE