La sicurezza per Rapinese è sempre stata una priorità.
Quando dico sempre, mi riferisco al fatto che anche dai banchi dell’opposizione, quando in ballo c’era la sicurezza dei miei concittadini, i muri tra me e i vari sgangherati governi che ho dovuto subire diventavano pianure di confronto e dialogo. Eccone un esempio:
Una volta avuta l’opportunità di governare però era necessario lasciare il segno e implementare quanto già fatto dai banchi dell’opposizione.
Quindi?
Con la deliberazione del Consiglio Comunale n. 36 del 27 ottobre 2022 in città sono state istituite le seguenti le zone rosse in città:
- largo don Roberto Malgesini
- via Anzani
- via Magenta
- piazza della Tessitrice
- piazza del Popolo
- viale Lecco
- via Sauro
- viale Puecher
- via Sant’Abbondio e via Regina (nel tratto compreso tra via Sant’Eutichio e via Sant’Abbondio)
- parco Negretti
- piazza Cacciatori delle Alpi
- piazza Vittoria
- viale Cattaneo
- viale Varese
- vaile Battisti
- viale Sinigaglia
- via Falciola
- viale Masia (da piazzale Somaini a viale Sinigaglia)
- via Vittorio Veneto
- largo Stefano Borgonovo
- piazzale Somaini
Da quel giorno nelle zone qui sopra riportate hanno ricevuto dalle forze dell’ordine una tutela esponenzialmente maggiore, infatti dal 27 ottobre 2022 chi viene pizzicato a bivaccare o ancora mettere in atto forme di “accattonaggio molesto” oppure “consumare cibi e bevande e contestuale abbandono di rifiuti in modo tale da pregiudicare il successivo libero utilizzo dei luoghi” viene punito con il cosiddetto “Daspo urbano”, che prevede oltre a una sanzione pecuniaria, l’allontanamento dal luogo per 48 ore, provvedimento che può essere ampliato (in caso di reiterazione) fino a un massimo di 12 mesi.
Oltre all’istituzione delle zone rosse nell’ottobre del 2022 Como ha introdotto uno splendido provvedimento per dare una bella pulita in città: divieto tassativo di consumare bevande alcoliche in bottiglia. Nè birra, né vino o vodka, magari acquistati al supermercato da giovanissimi e non solo. L’articolo 4 del regolamento prevede infatti che nei luoghi pubblici o aperti al pubblico è fatto divieto di consumare bevande alcoliche. Con, per preservare il commercio cittadino, due eccezioni: 1) per quelle “mesciute in bicchiere” direttamente dalle attività economiche abilitate alla somministrazione di alimenti e bevande e, 2) il divieto non si applica nei locali autorizzati, nelle aree espressamente autorizzate per manifestazioni temporanee e ancora nei dehors e similari «di diretta ed esclusiva pertinenza» de nostri bar.
Vogliamo parlare di un altro liquido vietato? Va bene. La pipì dei cani. Puntualizzo: i nostri più fedeli compagni la pipì possono continuare a farla ma c’è un però, però il padrone deve avere con sé una bella bottiglietta piena di acqua per pulire. Altrimenti multa.
Altra novità introdotta in favore dei nostri migliori amici è il divieto di botti: «È vietato far esplodere giochi pirici arrecando disturbo alla quiete delle persone, fatte salve le manifestazioni autorizzate e il giorno di Capodanno». Non abbiamo potute escluderle tutte perché i tribunali, a tutela delle aziende produttrici di botti, hanno sancito che il divieto totale ai botti è illegale e di conseguenza abbiamo introdotto, compatibilmente con le norme, il massimo divieto possibile.
Ecco cosa, appena eletti, abbiamo fatto per dare un bel giro di vite al caos cittadino che abbiamo trovato.
#CosaHaFattoRapinese017