Attenzione: macchina del cachemire in azione

La “macchina del cachemire” è un neologismo da me inventato questa mattina per descrivere ad un amico l’atteggiamento del quotidiano “La Provincia di Como” nei confronti del sindaco Mario Lucini.

E’ di facile comprensione che la “macchina del cachemire” produce “prodotti” opposti alla  ben nota “macchina del fango”. La redazione di via Pasquale Paoli le ha entrambe. Per Lucini cachemire, per Rapinese… beh… ne parleremo in un altro momento.

Procediamo.

In questi giorni la notizia forte in convalle (ed in verità anche fuori) è che la Procura della Repubblica di Como si è messa in moto per fare pulizia nel cantiere delle paratie e che tra i vari soggetti messi sotto torchio vi è anche il pupillo della redazione di via Pasquale Paoli: il sindaco Mario Lucini (Cliccando qui troverai un articolo dedicato a Mariov Putin per evidenti meriti sportivi).

“La Provincia di Como” oggi, in prima pagina ed a seguire a pagina 3, ci offre un morbidissimo “prodotto” della “macchina del cachemire”.

Vi si trova infatti una intervista della giornalista Gisella Roncoroni che invece di mettere sotto torchio il sindaco sbattendogli in faccia le affermazioni trionfali di questi anni, inizia l’intervista con un titolo eroico ed una narrazione romantica della dura mattinata del pupi.

Leggiamo assieme:

Titolo in prima pagina:

IL SINDACO: DIMETTERMI? NON SCAPPO

A seguire a pag. 3 l’articolo inizia con

Una giornata iniziata all’alba per il sindaco Mario Lucini, che si è ritrovato con la Guardia di Finanza ad acquisire documenti in diversi uffici comunali, a casa di suoi dirigenti.

e poi arriva il capolavoro

In Comune ci è arrivato a piedi, come fa da quando ha emesso l’ordinanza antismog

Sicuramente scrivere in un pezzo nel quale si intervista un neo-indagato, che il neo-indagato sia persona attenta all’ambiente ed alla mobilità dolce oltre che essere coerente con gli ordini che lo stesso neo-indagato ha emanato, rende il neo-indagato più amabile. Mettere poi nel titolo il fatto che il neo-indagato non voglia scappare, rende il neo-indagato addirittura un Eroe.

Dovete sapere però che quando si accende la “macchina del cachemire” per la prima volta, sul piccolo monitor della quale è dotata appare una scritta lampeggiante in rosso: PRIMA DI PROCEDERE LEGGERE ATTENTAMENTE LE ISTRUZIONI.

Sicuramente però la Roncoroni per la fretta di “produrre” non ha letto le istruzioni nelle quali è chiaramente scritto di NON SCRIVERE FALSITÀ ALTRIMENTI IL CACHEMIRE POTREBBE TRASFORMARSI IN CARTA VETRATA. Sia per il neo-indagato che per il giornalista.

E’ con profonda tristezza che devo far notare che Gisella Roncoroni ha scritto una notizia falsa. Lucini infatti da quando ha emesso l’ordinanza antismog in Comune in macchina si è recato più volte.

Sabato scorso infatti, durante la conferenza stampa relativa alla bocciatura della terza variante del progetto delle paratie da parte dell’ANAC, il posto auto del sindaco era occupato da una Fiat Panda rossa. Panda utilizzata dal sindaco per raggiungere il Comune. Comune tra l’altro per l’occasione pieno di giornalisti. Gisella però quel giorno non era in Comune e quindi poteva non avere visto.

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Ciò che è veramente strano per un addetto alla cronaca cittadina però, è che non abbia nemmeno notato un articolo, tra l’altro condivisissimo su Facebook, scritto dal rivale Emanuele Caso, braccio politico del sito QuiComo.it, il 3 gennaio 2015 ovvero già dopo l’ordinanza del sindaco citata dalla Roncoroni (Clicca sulla foto per leggerlo):

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Nella foto qui sopra vi sono due auto. La cinquecento grigia è del sindaco Lucini. Lo scatto è delle 16.43 del 31 dicembre 2015. Se avete letto l’articolo di Caso avrete facilmente constatato la falsità che oggi è offerta, a pagamento in verità, a tutti i lettori del quotidiano più diffuso di Como.

Quotidiano che ad oggi non ha ancora fatto sapere ai propri lettori che il sindaco, dopo avere firmato ordinanze e dato consigli alla cittadinanza, circa l’inquinamento, non è certamente stato quel modello da imitare come poteva sembrare dall’articolo di oggi.

Pazienza.

E’ la stampa bellezza.

E, considerato il fatto che la Volvo alla sinistra della macchina del sindaco è dell’assessora alla mobilità e trasporti Daniela Gerosa, non si può neanche dire che sia una “bellezza in bicicletta” come sostenuto dalla fabbrica del cachemire pochi giorni fa (Leggi l’articolo).

 

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