Ieri sera poco prima dell’inizio del consiglio comunale, come d’abitudine, ho letto la rassegna stampa dei giorni precedenti. Mentre scorrevo i titoli, uno mi ha colpito. Colpito davvero. Come una mazzata con mazza da baseball in fronte. Si trattava di un titolo del quotidiano “La Provincia”. Il titolo era questo: MAXI ZTL IN CENTRO? ADESSO PIACE.
Conoscendo bene le conseguenze, ed avendo sott’occhio le preoccupazioni dei residenti e i disastrosi effetti per il commercio, della scellerata operazione urbanistica, mi sono precipitato nella lettura dell’articolo, che poi ho saputo essere stato scritto dalla pluripremiata giornalista Gisella Roncoroni, per capire a chi (???) la nuova “Maxi ztl in centro” “adesso” piacesse.
Ho letto il “pezzo” 10 volte e non sono riuscito a trovare un solo nome di un solo comasco che avvalorasse l’affermazione della nota giornalista locale, tant’è che l’unica conclusione che posso trarre è che l’unica persona alla quale certamente la nuova MAXI ZTL piace sia la giornalista stessa.
Perché dico che l’unica persona alla quale certamente la nuova MAXI ZTL piace sia Gisella Roncoroni? Perchè se Gisella non fosse stata così sicura della propria affermazione, l’avrebbe avvalorata portando, come “La Provincia” è solita fare, la testimonianza di qualche comasco al quale oltre al virgolettato il giornale avrebbe dedicato uno spazio con la faccina.
Detto questo è sempre più evidente che “La Provincia” perori questa nuova ZTL come, proprio come, la stessa giunta Lucini.
Ma come mai “La Provincia di Como” spinge così forte l’acceleratore su di un tema che ha così evidentemente spaccato la cittadinanza e che ha portato benefici oggettivi solo all’autosilo di proprietà delle suorine del Valduce? Non capisco.
Solo di una cosa sono certo:
“Maxi ztl in centro? A Gisella Roncoroni adesso piace.”