Il lungolago delle illegalità

Camminando oggi sulla “passeggiata Zambrotta” mi sono accorto che ovunque guardassi ero in presenza di palesi violazioni della legge.

Cosa ho visto?

1) Casetta totalmente illegale che non dovrebbe esserci;

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2) Allacciamento (della casetta totalmente illegale) totalmente illegale alla rete fognaria;

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3) numero imprecisato di venditori ambulanti, totalmente illegali, che commerciavano nella più totale serenità;

4) Macchine in perenne divieto di sosta nell’unica area di Como dove i divieti di sosta vengono perennemente tollerati;

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Guardando poi il cantiere delle paratie vedevo un cantiere fermo a causa di una sospensione dei lavori potenzialmente illegittima che potrebbe costare ai cittadini comaschi milioni e milioni di euro di penali ed ancora vedevo un’azienda che sta realizzando lavori per trenta milioni di euro che però ha vinto un bando di soli dodici. Il tutto senza un bando aggiuntivo;

Prima di salutarvi mi faccio una domanda:

Se io fossi sindaco i comaschi avrebbero il loro lungolago popolato da venditori ambulanti abusivi, casette abusive che scaricano abusivamente liquami e auto posteggiate abusivamente in prossimità di alberghi di benefattori?

La risposta è no.

Nulla da aggiungere.

Alessandro

One thought on “Il lungolago delle illegalità”

  • L’ illegalità è sovrana,presa in eredità,quando la trasgressione diventa pretesto per la legalità.Non sempre chi pensa di agire per la comunità si accorge che invece è il proprio ego-ismo che prevale.
    Quello che succede a Como è proprio questo,si crede in una cosa e se ne persegue un’ altra.

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