Chi non ha voluto che Aprica risarcisse i comaschi? Perché?

Con calma.

Da poche settimane è iniziata a Como una nuova forma di gestione rifiuti. Ottimo. Giusto per essere chiari è bene sapere che l’origine di questo cambio di gestione è stata una delibera approvata dal precedente Consiglio Comunale. All’unanimità. Votata quindi, convintamente, anche dal sottoscritto.

Da quando però è iniziato il servizio, che costa ben oltre il 70% in più del precedente, circa 14 milioni di euro annui, l’azienda appaltatrice, ha commesso una serie di errori madornali, tra i quali

– ha iniziato la raccolta senza aver previamente distribuito correttamente i previsti contenitori;

– dei kit distribuiti molti non contenevano il materiale dovuto;

– la App indicata nella brochure non ha funzionato per settimane;

– non si contano i “mancati ritiri” con tanto di rifiuti rimasti in strada per giorni;

Se Aprica fosse una Onlus che presta il servizio di gestione rifiuti gratuitamente e non una S.p.A. che becca circa 14.000.000 di euro l’anno non avrei nulla da ridire. Anzi. La ringrazierei infinitamente. Il problema sorge quando io Comune addebito ai cittadini i costi di nettezza urbana però poi, con la stessa solerzia, non pretendo i dovuti risarcimenti dalla azienda appaltatrice se non fa il suo dovere.

Quindi? Quindi ho predisposto un documento al fine di ottenere i dovuti risarcimenti da Aprica, risarcimenti, una volta ottenuti, da restituire ai cittadini per il disservizio subito.

L’ordine del giorno qui sotto l’ho posto in discussione durante la, per colpa della giunta Lucini, tardiva discussione del regolamento di gestione dei rifiuti urbani ed assimilati del Comune di Como. Regolamento arrivato, incredibilmente, in discussione in Consiglio Comunale ben dopo l’inizio della nuova gestione.

Una domanda sorge quindi spontanea: Perché ai cittadini Lucini chiede soldi e sacrifici senza nessuna remora ed invece alle aziende che lavorano, MALE, per il Comune non chiede i dovuti risarcimenti?

Qui sotto i documenti.

Mio ordine del giorno bocciato:

Ordini+del+Giorno+dal+n.+1al+n.+11 (trascinato)

Esito della votazione:

Votazione ODG n. 1 a Reg. Gestione Servizio rifiuti

Hanno bocciato quindi l’ordine del giorno, e pertanto non hanno voluto agire nei confronti di Aprica S.p.A., i seguenti consiglieri di maggioranza:

1) Favara Gioacchino

2) Frigerio Guido

3) Greco Elide

4) Legnani Stefano

5) Lissi Patrizia

6) Luppi Andrea

7) Rovi Guido

8) Selis Giorgio

9) Tettamanti Marco

10) Imperiali Gianni

Perché?

 

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