La Provincia cosa combini?

La libertà si conquista passo a passo e così la si perde. Un popolo non diventa schiavo in un giorno. Ma nemmeno riesce a liberarsi in un giorno. E’ un processo. Lento e silente. Come uno di quei brutti tumori che quando poi si presentano per quello che sono… ahimè spesso è tardi.

Se i politici non fanno il loro dovere e se chi deve informare non fa il proprio dovere è facile che i passi verso la luce oppure il buio siano più veloci.

Questo post è dedicato ad un articolo apparso oggi sul principale quotidiano comasco.

Quando in edicola ho visto sulla prima pagina de “La Provincia” il titolo: “Commercianti, c’è chi vuole la ztl” ed il sottotitolo: “Como, escono allo scoperto i favorevoli all’isola pedonale. Il sindaco Lucini: La città è con noi”…

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… non credevo ai miei occhi. Giro da anni per i negozi del centro. Ho raccolto centinaia e centinaia di firme contro il piano ZTL/Parcheggi di Lucini. Conosco insegna per insegna le posizioni circa il tema.

Poi nell’articolo, sempre nella parte della prima pagina, trovo frasi tipo: “I favorevoli sostengono che la pedonalizzazione favorirà il commercio….” e ancora “Il fronte favorevole alla ztl non è folto ma è significativo” ed infine giù una bella dichiarazione di Lucini che dice: “la maggioranza dei comaschi è con noi“.

Non entro nel tecnico e non do per l’ennesima volta dell’incoerente a Lucini, è sufficiente leggere qualche post sul mio blog per capire a cosa mi riferisco, ma rimango sull’articolo de “La Provincia” che all’interno riserva le sorprese principali. Infatti scopro che i commercianti, molto significativi, favorevoli all’ampliamento della ZTL, sono solo 3 contro le centinaia già citate:

1) Giovanni Magatti: guardate i suoi “Mi Piace”: https://www.facebook.com/giovanni.magatti/likes : Mario Lucini. Bersani. Pisapia. Ambrosoli. Paco. Nichi Vendola. Ed è pure nipote di un assessore della giunta Lucini. Premesso che egli stesso non si definisce sicuro della bontà del progetto, oserei dire che definire Giovanni Magatti un campione “significativo” per una indagine possa serenamente essere considerato un eufemismo.

2) Giuseppe Rondinelli: mio candidato consigliere alle ultime elezioni. Oggi Rondinelli dice di non aver dichiarato ciò che il quotidiano riporta. Significativo? Non direi.

3) Guido Cassina: parzialmente favorevole al progetto. Favorevole su Piazza Grimoldi contrario alla chiusura di Piazza Roma. Significativo? No. Decisamente no.

Giudicate voi. Io trovo che mettere in prima pagina il parere di, forse, 3 commercianti e non il parere netto, convinto e deciso di centinaia di altri che manifestano da anni il proprio disappunto sia un passo indietro. Indietrissimo. Verso il buio. Peccato. É triste constatare che Como, oltre a meritare una classe politica migliore, meriti anche una migliore informazione.

2 thoughts on “La Provincia cosa combini?

  • E’ a dir poco evidente che l’articolo che leggiamo su questo storico (spiace rilevare) quotidiano di Como sia il segnale evidente e tangibile di cosa significhi il termine “disinformazione”. Un esempio di scuola direi.

  • Da molti anni dico sempre che il giornale della provincia è di parte: essendo di proprietà della Curia Bergamasca, è agli ordini della chiesa locale: è sufficiente, (come succede attualmente), che l’Amministrazione conceda un qualche contributo perchè questi si schierino dalla parte del Danaro, e di contributi economici la chiesa in tutte le sue ramificazioni ne riceve tanti.

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