Il 13 novembre del 2014, a causa di una frana verificatasi tre giorni prima a monte della via per Civiglio, il sindaco Lucini ordinava
“la chiusura al transito veicolare e pedonale di Via Per Civiglio, Via Dei Patrioti nonché di Via Grotta, tratto compreso tra Via Poggio Rusco e P.le Quinto Alpini, dalle ore 08.00 del giorno 11 novembre 2014 sino all’esecuzione dei lavori di messa in sicurezza dell’area di che trattasi, a causa del sussistente pericolo per la pubblica incolumità a persone o cose conseguente all’evento franoso/smottamento”.
Bene.
Gli effetti della frana di Civiglio, fortunatamente senza vittime, si sono visti sul terreno. Da qui in poi invece vedremo gli effetti della franosa amministrazione Lucini.
Partiamo dai soldi.
Per garantire l’incolumità di persone e cose a seguito dell’evento franoso di Civiglio i cittadini comaschi si sono visti addebitare:
1) 7.076 (settemilasettantasei/00) euro per l’installazione di 3 cancelli (due lungo la via per Civiglio e uno in Via Grotta) al fine di impedire il transito veicolare e pedonale come prescritto dalla ordinanza del sindaco Lucini;
2) 20.740 (ventimilasettecentoquaranta/00) euro per opere da fabbro (disegni costruttivi, realizzazione e montaggio di una scala) al fine di consentire, considerata la chiusura della strada con i cancelli, almeno l’accesso pedonale ai residenti di via Grotta (e costati 7.076 euro);
3) 11.468 (undicimilaquattrocentosessantotto/00) euro in opere edili aventi il fine di consentire la posa della scala costata ben 20.740 euro.
Quanti euro sono quindi stati spesi dalla amministrazione Lucini per installare dei cancelli sulla via per Civiglio e poter consentire ai residenti della zona, a chiusura cancelli effettuata, di poter comunque raggiungere le loro abitazioni?
Euro più euro meno sono stati spesi 39.284 (trentanovemiladuecentoottantaquattro/00) euro.
Ora arriva la parte più tragica del post.
Il 23 marzo 2015 con un post (clicca qui per leggerlo) denunciavo il fatto che a dispetto delle ordinanze e dei soldi spesi per impedirne la transitabilità, i cancelli sulla via per Civiglio erano totalmente spalancati come se nulla fosse mai successo e non vi fosse alcuna situazione di pericolo.
Lo stesso giorno presi carta e penna e scrissi al sindaco per chiedere chiarimenti in merito al denaro speso a Civiglio oltre ovviamente per avvisarlo della situazione di pericolo.
Sapete cosa mi ha risposto Mario Lucini per il tramite dell’Ing. Gilardoni ?
Mi ha risposto che i cancelli recentemente installati a Civiglio non si possono chiudere perchè
“potrebbero pregiudicare l’accesso immediato dei mezzi di soccorso nei casi di emergenza in cui il rischio per la salute delle persone potrebbe superare quello legato alle condizioni di instabilità del versante”.
Una domanda per Lucini però mi nasce spontanea:
“Mario se i cancelli non si potevano chiudere perchè hai consentito che venisse speso parecchio denaro pubblico per farli installare? Non bastavano dei semplici cartelli di divieto di transito?
Pazzesco.
Nulla da aggiungere.
Alessandro
a questo punto bastava un cartello indicante che il passaggio poteva avvenire a proprio rischio e pericolo e a costi irrisori
ma non si poteva intervenire direttamente sulla frana?