Landriscina, il centrodestra e la metafora del coniglio magico

Uno dei trucchi di magia più noti consiste nell’estrarre un coniglio “magico” da un cilindro. Ecco come funziona:

Trucco:

Abile artificio diretto al conseguimento di effetti illusori;

Chi estrae un coniglio da un cilindro è un mago o un prestigiatore?

  • Mago:

Personaggio favoloso, cui sono stati attribuiti poteri soprannaturali;

  • Prestigiatore:

Abile e disinvolto ingannatore.

Veniamo a noi:

Landriscina, metaforicamente, è il coniglio magico che nel 2017 il centrodestra comasco ha estratto dal proprio cilindro per vincere le elezioni.

Il problema però è che un coniglio, anche se ti fa vincere le elezioni, rimane pur sempre un coniglio e, checchè sia un’adorabile creatura del Signore, chettenefai di un coniglio a Palazzo Cernezzi?

Le cronache sono piene delle performance del coniglio (lutto cittadino si/no, cordata Calcio Como opinabile, Capo di gabinetto si/no, assessori cuneesi senza un perché, nomine di conoscenti senza rendere pubblici i curricula dei partecipanti, ordinanza anti accattonaggio che non colpisce il racket ma solo i pori cristi di S. Francesco e del Crocifisso, marginalizzazione di Como in Acsm e Spt, Piazza Roma aperta alle auto si/forse/no, schiaffoni consiliari su delibere ritenute essenziali quali quella dei bandi da trasferire in Provincia, col cavolo che mi ricandido  e chi più ne ricorda più ne metta), ma ciò che dà la misura di Landriscina è come si è comportato con Villa Erba.

Il Consiglio di Amministrazione di Villa Erba S.p.A. si riunirà il 26 luglio 2018, tra due giorni, per discutere, ed eventualmente approvare, delle modifiche al proprio statuto (clicca qui per leggerle). Modifiche proposte dai soci privati che, guarda un pò, chiedono di stravolgere lo statuto eliminando gli articoli che limitano la possibilità dei privati di possedere più del 49% delle azioni. Articoli che, guarda un pò, giustificavano il fatto che la società Villa Erba S.p.A. potesse godere GRATUITAMENTE dell’immobile Villa Erba. Sì, avete capito bene: GRATUITAMENTE!!! Fino a quando, chiederete voi? 2, 3 o 4 anni? NO. Per i prossimi 86. GRATUITAMENTE FINO AL 2104!!!

Tra le varie modifiche ve n’è anche una che toglierà per sempre ogni rappresentanza del Comune di Como nel Consiglio d’Amministrazione. Per sempre.

Bella lì. Nella nostra villa Erba non conteremo una mazza fino al 2104 e il coniglio magico che fa? Ora inizia il bello (leggete i prossimi 5 punti!):

  1. Il 12 luglio il coniglio in Giunta licenzia (assente Butti) la proposta di deliberazione predisposta dall’Assessorato alle Partecipate (clicca qui per leggerla) e, considerato che il CdA di Villa Erba si riunisce il 26 luglio 2018, cosa fa? Trasmette d’urgenza la pratica al Presidente del Consiglio Comunale affinché la calendarizzi e passa la palla alla Commissione Consiliare competente;
  2. Dopo la discussione d’urgenza della proposta di delibera in commissione IV, votata da 2 soli commissari (Lega) su 8, 1 contrario (Rapinese), 2 astenuti (Partito Democratico e Fratelli D’Italia) e 3 assenti (Scelta civica e 2 di Forza Italia) il coniglio, capisce che butta male. Puntualizzo che in quella Commissione ho fatto verbalizzare che eravamo in presenza di una delibera demenziale dove il Comune di Como faceva del male a se stesso agevolando senza motivazioni plausibili i soci privati (chi sostiene che il socio pubblico non sia una valida guida tenga ben presente che proprio quest’anno, con guida pubblica, sì pubblica, Villa Erba S.p.A. raggiungerà il pareggio di bilancio);
  3. Capito che Rapinese è imbufalito e, soprattutto, che la sua maggioranza è pronta a bocciare nuovamente un suo provvedimento Landriscina cheffà? Si assume la responsabilità politica e porta in Consiglio Comunale la delibera correndo il rischio di farsela bocciare? NO. Convoca una conferenza stampa e comunica che è costretto a ritirare la delibera su Villa Erba perchè, pur ritenendola nell’interesse dei cittadini comaschi, non ha i numeri per farla passare in Consiglio Comunale? NO. Il coniglio cheffà quindi? Fa una scelta pericolosissima ma coraggiosissima: DECIDE DI MENTIRE.
  4. In data 21 luglio 2018, cinque giorni prima del CdA di Villa Erba, il magico leproide concede un’intervista al quotidiano “La Provincia di Como”, apparsa il giorno seguente, nella quale, tra l’altro, per nascondere il proprio zampino ed apparire democratico e garante del confronto, astutamente (???) dichiara: “La strada è segnata, ma credo che il capoluogo abbia perso un’occasione non esprimendosi su villa Erba”. Ancora, continuando nella finzione che il motivo della mancata discussione non dipenda da lui, il fatato mangiacarote spiega: “Il ritiro della delibera è una conseguenza dell’andamento dei lavori su Ticosa”; “Riprendere con la Ticosa va da sé che non consente di parlare di Villa Erba”; “Non nego che mi dispiaccia perchè a mio avviso la città capoluogo deve esprimersi su questioni importanti”; “Si è persa un’occasione”. Degno di nota un accenno dove dichiara: “A questo punto credo che l’assemblea (dei soci di Villa Erba ndr) andrà avanti da sola visto che la più parte dei soci è indirizzata a prendere questa decisione su cui la maggioranza aveva delle riserve. Si sarebbe potuto chiedere un approfondimento, ma a un certo punto le decisioni vanno prese e saranno altri a prenderle” ed infine, ciliegina sulla torta: “Come capoluogo mi interessava esprimere un parere, ma non potremo farlo. Decideranno gli altri e noi ci accoderemo”.
  5. Ieri sera, 24 luglio, a ben due giorni dal CdA di villa Erba, la prima cosa che il coniglione ha fatto non è stato l’intervenire su Ticosa, NO, la sua voce, grazie a Dio, su Ticosa non si è sentita, la prima azione del roditore ieri sera è stata il ritirare la delibera su Villa Erba. A che pro se non per insabbiarla? Se fossi stato in Landriscina, e veramente avessi voluto la sua discussione, l’avrei ritirata solo il giorno dopo il CdA (NON PRIMA!!!), questo nella speranza di poterla discutere qualora la delibera Ticosa fosse stata più rapida del previsto e/o nella speranza di ottenere nel mentre dal Consiglio Comunale il permesso di sospendere brevemente la delibera Ticosa, che, come ammesso dallo stesso Assessore Butti, non aveva alcuna urgenza, per discutere appunto della delibera su Villa Erba. Tra l’altro il Consiglio Comunale era già stato convocato anche per la sera seguente (stasera ndr). Perché ritirare la delibera con ancora due consigli comunali utili alla sua discussione e la possibilità di convocarne un altro di urgenza per mercoledì?

Finito di riportare le azioni del sindaco scrivo qualche affermazione e un paio di domande:

Affermazioni:

  1. La discussione sulla delibera Ticosa si è conclusa ieri sera alle 23:22. Se il coniglio uscito dal cilindro del centrodestra non avesse ritirato la delibera su Villa Erba, “il capoluogo” avrebbe potuto esprimere “un parere” senza lasciare decidere “gli altri” e senza accodarsi;
  2. Se il coniglio uscito dal cilindro del centrodestra non avesse ritirato la delibera su Villa Erba avremmo potuto continuare a discuterla addirittura anche questa sera. Qui di seguito il documento di annullamento della seduta di questa sera ricevuto questa mattina, dopo il ritiro della delibera su Villa Erba (Clicca qui per vedere il documento di annullamento);
  3. È evidente che Landriscina pensi che i comaschi abbiano l’anello al naso e, guardando le cose dal suo punto di vista, lo capisco. Se l’hanno votato pensando che fosse veramente libero dai partiti ha ben ragione di pensare che i residenti del “capoluogo” possano continuare a credere alle sue baggianate.

Domande:

  1. Se a Palazzo Cernezzi non ci fosse Rapinese, quante balle/porcherie passerebbero in sordina sopra la testa dei comaschi?
  2. Landriscina, dopo questa mia oggettiva dimostrazione di alto tradimento nei confronti della città, dovrebbe dimettersi?

Secondo me sì.

Alessandro Rapinese

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