ORTI IN DELIBERA E DELIBERA ORTICANTE

*di Fulvio Anzaldo*
Difficile sintetizzare la cronaca di quanto avvenuto ieri sera in Consiglio comunale, così come è arduo esprimere il senso di frustrazione e sconforto che ne è derivato.
La seduta è iniziata con le consuete comunicazioni preliminari, con tanto di preliminare richiamo del Presidente del Consiglio comunale Anna Veronelli al rispetto dei tre minuti concessi per ciascun intervento. “Stranamente” hanno chiesto di intervenire anche Consiglieri di maggioranza che mai (o quasi) l’hanno fatto dopo un anno e mezzo di mandato. Ai più attenti è parsa subito chiara la finalità. Ma ne parliamo dopo.
Dopodiché è toccato agli interventi degli Assessori che, come i Consiglieri, avrebbero dovuto rispettare il termine di tre minuti concesso dal Presidente. L’Assessore Alessandra Locatelli ne ha però utilizzati, con il placet del Presidente, più di quindici per leggere una lettera di risposta ad una missiva a lei indirizzata. Lettera che, in quanto tale, l’Assessore ben avrebbe pouto limitarsi a spedire, o a farne quantomeno una sintesi, anziché darne integrale lettura in Consiglio Comunale con tanto di commenti. A quel punto la finalità di tanto ritardo nell’inizio dei lavori ha cominciato ad essere chiara ai più. Ma ne parliamo dopo.
Iniziano finalmente i lavori consiliari con il primo argomento iscritto all’ordine del giorno: modifica del regolamento per la gestione degli orti urbani. Vale rilevare che, a fine anno scorso, il nostro gruppo aveva portato in Consiglio un’analoga proposta, cassata dalla maggioranza in poco tempo senza nemmeno un emendamento proposto. Ieri sera, però, di emendamenti alla proposta ne sono stati presentati una trentina e altro tempo si è perso per le numerosissime richeste di chiarimenti formulate, per lo più, da quegli stessi Consiglieri che mai (o quasi) sono intervenuti dopo un anno e mezzo di mandato. Domande che hanno richiesto all’Assessore Pettignano più di un’ora di tempo per preparare le risposte (tema nel tema: se un Assessore porta una proposta di delibera su un dato argomento dovrebbe essere sufficientemente preparato per rispondere con maggiore solerzia alle relative domande. E poi, visto che stanno in maggioranza “insieme”, perché i Consiglieri non hanno posto quelle domande al proprio Assessore per telefono o in una delle “loro” riunioni?). La lettura delle risposte in aula ha portato via dell’altro tempo.
Ecco allora che la finalità di tanto fervore sugli orti urbani è finalmente apparsa chiara a tutti: evitare di discutere il secondo argomento iscritto all’ordine del giorno, vale a dire la proposta di creazione di una Commissione consiliare speciale sulla Sicurezza, ostinatamente voluta da un gruppo di maggioranza e fortemente osteggiata da un altro della stessa coalizione (INSIEME???).
E così si è arrivati alla fine della seduta, aggiornata a lunedì prossimo per continuare a discutere (chissà per quanto ancora?) di…orti urbani!
Al di là della noia profonda che provoca questa diatriba interna alla maggioranza, non certo di alto livello politico, trovo intollerabile buttare soldi e tempo per bieche finalità personali quando la città è in attesa di ben altro.
Ho sempre mal tollerato l’argomento dei costi di ciascun Consiglio, speso dal Sindaco per evitare il dibattito consiliare, ma abusare di un diritto – come avvenuto ieri sera – è un insulto ai cittadini di cui ci si dovrebbe vergognare.

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